Mediazione Scolastica

Il sistema scuola ha da quando è nato, come obiettivo, l’educazione, la buona comunicazione e la gestione dei conflitti. La relazione è ciò che costruisce i problemi e li risolve: non esiste un problema che non sia anche comunicazione.

Il conflitto è un elemento costitutivo dell’interazione umana, perché la differenza di opinioni, desideri e interessi, è inevitabile. Da sempre nella scuola emergono conflitti di diversa natura ed entità, come in numerosi altri contesti sociali la scuola, infatti è un luogo (una comunità) nel quale attori diversi per età, ruolo, origine, cultura interagiscono tra loro. Per cui la scuola riflette il nostro contesto culturale e di vita, caratterizzato da globalità, multidimensionalità e complessità, e si trova a dover affrontare nuove sfide sotto il profilo della diversità culturale, della pluralità degli individui e dei modelli educativi.

La scuola è un ambiente socio-relazionale nel quale è sempre più frequente trovare divergenze che avvengono: tra alunni, tra insegnanti tra insegnanti e alunni, tra il personale non docente. La scuola è un sistema complesso proprio perché racchiude al suo interno un eterogeneità di elementi: diverse visioni, diverse aspettative che possono provocare tensione.

Cosa si può fare per gestire i conflitti e per creare un ambiente più coeso? Lo strumento della mediazione può rappresentare una risposta.

La mediazione scolastica (peer mediation) nasce in parallelo con la mediazione familiare.

Nella “peer mediation” si istruiscono alcuni ragazzi sulle tecniche d’ascolto e sulla gestione dei conflitti e poi si lascia che siano loro stessi ad intervenire nelle situazioni conflittuali tra pari.

Per facilitare il dialogo tra genitori ed insegnanti il servizio è quello di un programma per la gestione del conflitto, attraverso l’ascolto e la comunicazione, in modo da non trasformare le relazioni in conflitti.

Un altro tipo di intervento di mediazione scolastica è lo “sportello di mediazione” vero e proprio. In questo caso un mediatore sarà presente in alcuni orari per gestire i conflitti nelle varie relazioni: tra pari, tra genitori e insegnanti, tra insegnanti e insegnanti, tra insegnanti e allievi e tra insegnanti e dirigenza.